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Non basta lo stato di crisi: le microimprese in balia di finti finanziamenti

Lo stato di crisi che sta vivendo il paese, ha fatto emergere la grande resilienza dei piccoli imprenditori italiani. L’indubbio stato di difficoltà ha messo in moto le diverse azioni per contrastare la grande esigenza di liquidità per mantenere un minimo equilibrio economico.

Ma come avviene in casi simili, da dire non solo in Italia, si mettono in moto i biechi profittatori degli stati di crisi, sempre pronti a cogliere l’occasione per di fare profitto a danno degli imprenditori e di persone già in difficoltà.

In queste giornate la polizia postale ha ricevuto molte segnalazioni da parte di piccoli imprenditori di aver ricevuto sulla propria pec, un offerta di finanziamento da parte della nota banca francese BNP Paribas. La banca ha smentito su più fronti di essere titolare dell’iniziativa, e di sporgere le segnalazioni alla polizia postale. Poiché vengono indicati diversi riferimenti web, ma in apparenza provenienti dagli stessi loschi soggetti.

La procedura truffaldina consiste che a fronte dell’avvio della pratica di finanziamento e della sua erogazione, è necessario pagare in anticipo un assicurazione pari all’1,4% dell’erogato. Inutile dire che una volta pagato non ci sarà alcun seguito. Poiché l’intero processo truffaldino mirava ad incassare il “premio” della finta polizza di tutela del supposto credito.

Si mette in allerta tutti coloro che dovessero ricevere l’offerta sulla propria pec, di cestinarla in quanto si tratta di un azione truffaldina. E di allertare le autorità competenti.

La struttura della truffa è altamente professionale, la documentazione prodotta del tutto simile a quella standard. Tuttavia assolutamente falsa.

L’idea dei soliti noti e loschi profittatori nasce dalla reale iniziativa di BNP-paribas attraverso la sua controllata Artigiancassa. iniziativa per accogliere le richieste di finanziamento di microimprese con garanzia statale SACE. Quindi se interessati è necessario rivolgersi direttamente alla banca o mediante un CONFIDI che faccia da collettore per la gestione delle domande.

Non c’è che dire, è proprio vero che nelle situazioni di crisi emerge il meglio delle qualità umane e professionali. Ma anche il peggio da coloro che trascurando la situazione di difficoltà generali, non indugiano a sommarsi ai problemi reali delle persone e delle imprese. Ogni definizione di disprezzo per simili comportamenti sono insufficienti a descrivere la miseria di simili loschi individui.

Trends Reporter © riproduzione riservata

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