La Sardegna riapre ai turisti per l’estate, ma come? Con un test da fare entro i 7 gg dalla partenza e spiagge a numero chiuso. Solinas: «Così faranno le vacanze tranquilli».
La Sardegna riaprirà i suoi 480 km di spiagge ma con restrizioni all’ingresso. Si dovrà infatti avere un certificato con tampone negativo inferiore ai 7 giorni dalla data di arrivo. Si dovrà inoltre scaricare un applicazione per la reperibilità sull’isola. In aeroporto poi ci saranno controlli con i termo scanner e controlli a campione con tamponi istantanei.
Ma veniamo alle date. Saranno consentiti i voli nazionali da Roma e Milano dal 3 giugno. Per i voli internazionali non sono previste al momento date di apertura. Probabile vengano riaperti dal 25 giugno – spiega il governatore Solinas. Mentre i voli privati sono stati autorizzati dal mese di maggio.
Obiettivo: isola Covid free
Solinas guardando i numeri di contagiati nell’isola, gli fa dire «Siamo un’isola praticamente Covid free, vogliamo rimanerlo». Nasce così l’idea del passaporto sanitario. Nessuno potrà arrivare in Sardegna senza. E’ possibile che tra luglio e agosto 1 milione e mezzo di turisti arriveranno per un periodo di vacanza nell’isola, e si intende preservare il territorio da eventuali focolai. Non ci sarebbero le risorse per far fronte a una crisi pandemica nell’isola – i controlli saranno quindi rigidissimi. In compenso si garantirà un binomio di tranquillità in una natura incontaminata.
La gestione delle spiagge
Per la gestione delle spiagge. Se infatti la riduzione degli spazi fra ombrelloni ha ammorbidito i 576 concessionari di stabilimenti balneari, ci sono quei 480 chilometri di arenili liberi. «Rimarranno fruibili e gratuiti» assicura il governatore.
Ma non si può dare un «liberi tutti» alle migliaia che ci si affollano e che hanno reso lo scorso anno — segnalano da San Teodoro — le marine di Brandinchi e La Cinta simili a quelle della riviera romagnola, con cumuli di bagnanti a pochi centimetri gli uni dagli altri. Nel frattempo c’è chi si muove già per far da sé: numero chiuso a la Pelosa (Stintino), le Cale Luna, Mariolu, Goloritzè e le altre di Baunei, a Bidderosa (Orosei); a Liscia Ruja (Costa Smeralda) parcheggi contingentati, nei 25 chilometri di Cabras (Is Arutas, Mari Elmi) ci saranno i «guardiani» volontari che in passato hanno vigilato sui furti di sabbia. Sperando così di contenere le folle consuete e garantire un minimo di distanziamento tra i bagnanti.
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