Per Conbipel si aprono le porte dell’amministrazione straordinaria. Lo rende noto la Uiltucs che parla di “epilogo deludente” e si dice “amareggiata per il fallimento del tentativo di ridefinire gli assetti societari”.
“La preoccupazione per il futuro occupazionale di migliaia di dipendenti è davvero grande, e a questo punto”, spiega Paolo Andreani della UILTuCS nazionale, “è necessario il coinvolgimento del ministero dello Sviluppo Economico che possa agevolare l’amministrazione straordinaria e la ricerca di investitori in grado di assicurare liquidità per sostenere la continuità aziendale”.
Nata nel 1958 a Cocconato d’Asti, la Conbipel ha iniziato l’attività vendendo capi di pelle di alta qualità, per poi allargarsi alla produzione del tessile. Con 160 negozi in tutta Italia e oltre 1.200 dipendenti, Conbipel, anche a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19, nei mesi scorsi aveva fatto domanda per il concordato in bianco. L’azienda conta 433 dipendenti in Piemonte, di cui 169 negli uffici di Cocconato, 85 nei magazzini e 13 in negozio. Sono invece 9 i dipendenti nel punto vendita Conbipel del centro commerciale Il Borgo di Asti.
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